Non di solo vino vive il sommelier, e infatti recentemente sono partito da Trieste alla volta di Montespertoli per frequentare il corso per relatori ANAG (Associazione Assaggiatori Grappa ed Acquaviti), tenutosi dal 9 all’11 febbraio 2018.
Cos’è il corso per relatori ANAG
Questo corso, che mira a formare futuri docenti, arricchisce, ma non completa, il mio percorso nel mondo dei distillati, formalmente iniziato lo scorso anno con la delegazione di Trieste dell’ANAG per la quale spero di diventare relatore (un po’ di scaramanzia in attesa dei risultati dell’esame).
L’esperienza, interessantissima sulla carta, si è rivelata addirittura entusiasmante, grazie agli interventi di docenti molto coinvolgenti (oltre che competenti, cosa che francamente mi aspettavo).
Anche l’ospitalità ha contribuito a formare in me un bel ricordo del corso, sebbene io mi aspettassi un clima un po’ più mite.
Durante il corso per relatori ANAG 2018 abbiamo approfondito diversi argomenti, alcuni dei quali comuni al mondo dei sommelier – sebbene declinati diversamente – e appassionantissimi, almeno per noi enonerd.
Cosa si è approfondito al corso per relatori #ANAG di #Montespertoli? Condividi il Tweet
Al corso si è parlato di analisi sensoriale – che è una cosa diversa dalla degustazione – e fisiologia dei sensi con Monica Picchi dell’Università di Firenze, di degustazione e valutazione della grappa con Domenico Festa e di come si formano gli aromi nei distillati con Valentina Canuti, anch’ella dell’Università di Firenze.
Per capire come si formino gli aromi, bisogna conoscere bene – ovviamente – il processo di distillazione e metodi e apparecchi per svolgerlo; per questo c’è stata la lezione di Eugenio Macchia, tecnico e dirigente di un’azienda produttrice di alambicchi.
E poiché si può distillare praticamente qualsiasi cosa e ottenere risultati molto diversi distillando le stesse materie prime, Giorgio Colli ci ha parlato dei distillati del mondo, e Sergio Moser della FEM ci ha condotti nell’universo dell’invecchiamento.
La sfida del corso per relatori ANAG
La lezione che per me ha maggiormente rappresentato una sfida, però, è stata l’ultima, quella che Angelo Maglio ha tenuto sulla comunicazione, poiché sento che è il mio punto più debole.
Forse perché in cuor mio so che l’argomento non mi appassiona come mi appassionano questioni più strettamente legate alla produzione, all’assaggio e alla valutazione di vini e distillati, trovo che la comunicazione sia l’ambito in cui maggiormente devo migliorare, anche perché comunicare bene è essenziale per un bravo divulgatore e docente, come voglio diventare.
Anche se è stato un fine settimana piuttosto faticoso, con un lungo viaggio e molti insegnamenti da fare propri, sono estremamente felice di questa esperienza e di aver scelto, ormai un anno fa, di non fermarmi alla qualifica di sommelier e di ampliare le mie competenze associandomi, oltre che all’AIS, all’ANAG.