Ho un’attività di importazione e distribuzione di vini, per lo più francesi, austriaci e, naturalmente, sloveni.
È piccola (sono da solo), ma mi sta dando soddisfazioni. Mi piace riscontrare che i miei consigli rendono i miei clienti soddisfatti.
L’ho chiamata Enoteca Adriatica, per darle una connotazione geografica, ma non dei limiti.

In questo mio sito personale raccolgo appunti di degustazione, di studio e un po’ di risposte alle domande che più spesso mi sento fare durante presentazioni e consulenze.

L’intento è di contribuire a formare consumatori competenti. È ambizioso, ma ogni progresso, per quanto piccolo, è un successo.

La mia formazione nel mondo del vino continua.
Oltre a leggere quasi tutto quello che mi capita a tiro sulla materia, ho conseguito il secondo livello del Wine and Spirit Education Trust e sto studiando per il terzo.

Non sono solo un enonerd.
Mi piace viaggiare anche quando la meta non è una cantina né una distilleria, sono un fan di Springsteen (ho scritto anche delle guide turistiche per seguirlo facilmente in tournée), corricchio e pratico uno sport misconosciuto chiamato “orienteering”.
Leggo e guardo film. Vado a teatro molto raramente, e me ne rammarico.
Sono un appassionato di organizzazione e produttività, cosa probabilmente già chiara, a questo punto.
Può essere che in futuro scriva qualcosa di “fuori tema”; lo considero un modo di farmi conoscere un po’ di più da chi ogni giorno si fida di ciò che dico.

La frase sul non essere l’amante di qualcosa, bensì il marito, non è mia; è di Leo Ortolani, riferita al cinema. Mia moglie lo adora (non è chiaro se Ortolani o il cinema).

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